piastrellista

Quanto costa la posa in opera di pavimenti e rivestimenti?

Indice

Scopri i costi reali e le differenze a seconda del tipo di finitura che sceglierai.

Quasi sempre un committente che ristruttura casa, quando si parla di pavimenti e rivestimenti, si concentra solo sul costo dei materiali, ma spesso è del tutto ignaro che una grossa fetta della somma che spenderà va a finire nella posa in opera.

Ci sono casi, poi non così rari, in cui quest’ultima ti costerà addirittura di più della fornitura dei materiali. E questa cosa lascia spesso perplessi se non arrabbiati i committenti.

In questo articolo scoprirai quali sono i reali costi di posa in opera di pavimenti e rivestimenti di due dei materiali più diffusi: piastrelle e legno.

Questo articolo nasce perchè recentemente mi sono imbattuto in una guida, pubblicata da un noto portale sulla ristrutturazione, in cui si parlava proprio di costi per la posa in opera dei pavimenti.

E leggendo quanto c’era scritto ho provato un senso di profondo disagio: erano stati scritti valori totalmente inventati e inverosimili, sia in eccesso che in difetto, il cui unico effetto era di sviare i lettori.

Il motivo di imprecisioni così grossolane è che dietro a tutti questi portali si nascondono esperti di ristrutturazione autonominati, che in realtà ne sanno meno della sciùra Maria e che non ne hanno mai realizzata manco mezza.

Queste persone raccattano informazioni qua e là in rete, spesso prese da fonti meno attendibili di loro, le impacchettano alla bene e meglio con una grafica accattivante, et voilà: il nuovo articolo è servito!

Il problema non sono tanto i contenuti che ti danno, ma il fatto che nei loro lettori alterano totalmente la percezione dei reali valori di mercato, dando alternativamente adito a false speranze di risparmiare o infondati timori di spendere troppo. E chiaramente non mi riferisco solo ai costi di posa in opera delle piastrelle, ma in generale ai prezzi di ristrutturazione…

Uno degli scopi di questo sito è portare un po’ di chiarezza in tutta l’informazione legata alla ristrutturazione rivolta ai committenti. Quindi nell’articolo di oggi oggi leggerai informazioni reali sulla posa in opera, fornite da chi calpesta cantieri di ristrutturazione ogni giorno.

CAPIRE IL COSTO DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI

valore piastrellista e piastrelle

Te l’ho già anticipato in premessa: il costo di una pavimentazione o di un rivestimento di parete è formato da due voci, la fornitura del materiale e la sua posa in opera.

Ristrutturazione

In questo articolo parleremo solo della posa in opera. La fornitura è un argomento che non affronteremo, però se vuoi qualche informazione in merito ho scritto due articoli approfonditi sulle piastrelle (principalmente il gres porcellanato) e il legno, in cui trovi qualche accenno anche ai costi. Puoi trovarli qui:

E ti svelo una cosa che nessun altro ti dice mai: esiste un terzo costo che probabilmente dovrai sostenere per la realizzazione di un nuovo pavimento in casa tua. Quello della preparazione del supporto, cioè del piano su cui verrà posato il rivestimento scelto (pavimento o parete).

Ad esempio, prima di posare un nuovo pavimento, dovrai valutare se posizionarlo sopra il pavimento esistente (scelta quasi sempre sbagliata) oppure se rimuovere il pavimento esistente, compreso il massetto sottostante, e poi installare il nuovo pavimento (scelta quasi sempre corretta).

Ma queste sono valutazioni che vanno fatte caso per caso e tra l’altro prestando massima attenzione alla scelta di materiali compatibili (quindi non solo le piastrelle o il legno, ma anche le colle, i massetti, etc.). Per non sbagliare questa fase, dovrai rivolgerti e pagare un progettista (e mi raccomando: non chiedere all’impresa edile, che solitamente fa in modo solo di accontentare le tue richieste senza spiegarti vantaggi, svantaggi e reali problematiche delle varie soluzioni).

Tornando di corsa all’argomento centrale di questo articolo, la posa in opera di pavimenti e rivestimenti viene calcolata in euro per metro quadro da rivestire (€/mq). A questo punto potresti pensare che l’argomento sia banale: basta moltiplicare la superficie per un prezzo-tipo ed il gioco è fatto. Ma in realtà non è così.

Infatti non solo ci sono costi differenti per le due tipologie di materiali di cui parliamo in questo articolo (piastrelle e legno) ma anche all’interno dei materiali ci sono ulteriori distinzioni da fare, che portano a escursioni significative nei costi di posa in opera e che potrebbero influenzare significativamente la scelta sia del materiale che dei formati.

Te l’ho già detto: ci sono dei casi in cui la posa in opera potrebbe costare più della fornitura del materiale.

I COSTI DELLA POSA IN OPERA DI PIASTRELLE IN CERAMICA E IN GRES PORCELLANATO

costo della posa in opera

Sebbene ne abbia parlato ampiamente nell’articolo sul gres porcellanato che ti ho linkato sopra, facciamo comunque alcune precisazioni tecniche in merito alle piastrelle in quanto incidono in modo diretto sul costo di posa in opera.

Quando parliamo di piastrelle intendiamo quelle classiche in ceramica (monocotture o bicotture) oppure quelle ormai molto più diffuse in gres porcellanato.

I costi di posa in opera non variano significativamente per il materiale scelto, ma principalmente per le dimensioni della piastrella: più è grande più costa la posa in opera.

Inoltre devi considerare che se ti rivolgi direttamente ad un piastrellista avrai un costo, se invece la posa in opera te la realizzano l’impresa a cui hai appaltato tutta la ristrutturazione (che è la soluzione che devi percorrere) avrai un costo differente, leggermente maggiore, dovuto al fatto che spesso le imprese edili non hanno piastrellisti nel loro organico e quindi devono subappaltare tale lavorazione e ci caricano un minimo di utile.

Ti sconsiglio caldamente, nel caso in cui tu stia ristrutturando casa, di chiamare tu il piastrellista, ma affidati a quello dell’impresa anche se ti ritroverai a pagare qualche euro in più.

I motivi per cui devi evitare di chiamarti un piastrellista a parte sono svariati, ti cito i due principali:

  • Dovrai occuparti tu di coordinare tutte le maestranze (impresa edile e piastrellista) e potresti ritrovarti con ritardi importanti;
  • Nel caso di problematiche dopo la posa in opera ci sarà un continuo rimpallarsi di responsabilità tra piastrellista e impresa, mentre con un unico referente le responsabilità saranno sempre chiare (e cioè dell’impresa).

Ricordati che quando ristrutturi non devi mai pensare ai soli benefici immediati, ma anche e soprattutto a quelli a lungo termine.

Un’altra cosa: quando ti viene consegnata l’offerta per la posa delle piastrelle verifica attentamente che siano presenti nel prezzo, oltre alla manodopera, la colla e lo stucco per le fughe. Non è raro che queste due forniture, che comunque non hanno una grossa incidenza, vengano messe come costi a parte. Personalmente non la considero una pratica corretta perché tali materiali fanno parte integrante della posa, però mi è capitato più di una volta.

Posa in opera di piastrelle di formato standard

Quando parliamo di piastrelle di formato standard intendiamo quelle che vanno dalla dimensione di circa 10x10cm fino a 60x60cm.

Mi ricordo che fino a qualche anno le piastrelle 30x30cm erano considerate il formato standard di dimensioni maggiori e già quelle 60x60cm erano considerate fuori formato.

Ciò significava che la posa in opera di piastrelle di queste dimensioni ti costava di più.

Ma ormai da alcuni anni la situazione si è evoluta e quello che una volta era grande formato si è diffuso capillarmente diventando lo standard e abbattendo i costi di posa in opera.

Per questi formati generalmente ti verrà chiesto un prezzo che può variare da 25€/mq a 35€/mq.

Diffida da chi ti chiede molto di meno perché non sarà in grado di fare un lavoro a regola d’arte.

Posa in opera di piastrelle di grande formato

Per piastrelle di grande formato ormai si intendono quelle che vanno da 80x80cm fino ad arrivare a piastrelle che raggiungono i 3 metri di lunghezza.

Avere piastrelle grandi in casa, magari rettificate con pochissima fuga (per capire di cosa ti sto parlando vai sempre all’articolo sul gres porcellanato), rende visivamente gli ambienti molti più grandi.

Sicuramente è un effetto bellissimo ma i costi di posa in opera aumentano (parallelamente a quelli di fornitura).

Se da un lato puoi pensare che la posa potrebbe essere più veloce perchè ci siano meno piastrelle da posare, la realtà è che si tratta di un lavoro molto più complesso, anche solo per movimentare lastre di tale dimensione, per cui è richiesta una maggiore precisione e quindi maggiore competenza. E anche più tempo.

E soprattutto più aumenta la dimensione della piastrella più il costo deve essere valutato caso per caso. Infatti posare una piastrella da 3m in un salone di 50mq è diverso che farlo in una cucina di 10mq…

Per cercare di darti un riferimento realistico sui costi, per piastrelle di dimensioni da 90x90cm fino a 120x120cm (ormai molto diffuse) la posa in opera vale da 35€/mq fino a 50€/mq.

Ti assicuro che per formati molto grandi i soli costi di posa in opera possono arrivare a superare i 100€/mq.

Altri aspetti che incidono sul costo di posa in opera delle piastrelle in gres porcellanato o in ceramica

Quelli che hai appena letto sono i prezzi medi che le imprese chiedono per la posa in opera delle piastrelle. Ho messo un range di prezzi che li rende validi per tutta Italia (naturalmente escludendo gli estremi: ci saranno casi in cui la posa costa un po’meno e casi in cui costa un po’di più).

Però ci sono altri fattori che potrebbero incidere (anche se solitamente in modo marginale) sul costo della posa in opera. Ho individuato i tre principali:

Ristrutturazione
  1. Posa in opera verticale (rivestimento pareti);
  2. Spessore della piastrella;
  3. Posa senza fuga.

Sono tutti fattori che aumentano il costo della posa in opera. Vediamone i motivi.

Posa in opera verticale

L’aumento dei costi per la posa in verticale non è dovuto tanto ad una maggiore difficoltà della posa stessa, che oggettivamente non c’è, sempre ad eccezione di formati molto grandi.

L’aumento dei costi è dovuto a come vengono trattati gli spigoli quando vanno rivestiti gli angoli esterni, cioè quelli che si formano se devi rivestire un pilastro per capirci.

In questo caso le soluzioni sono due:

  1. Si fa un taglio a 45° sul bordo della piastrella
    e si fanno coincidere gli angoli;
  2. Si utilizzano dei profili specifici (detti
    angolari) che possono essere in metallo, pvc o nella piastrella stessa (molto
    utilizzato nelle bicotture).

Il taglio a 45° (taglio jolly), che sicuramente ha un valore estetico maggiore, non può però essere realizzato su tutte le piastrelle: solo il gres porcellanato è abbastanza duro da garantire di non spezzarsi (quasi mai) quando viene effettuato (e quindi non produrre montagne di sfrido). Infatti per eseguirlo si usano speciali punte diamantate che su piastrelle delicate come monocotture e bicotture portano sempre a rottura.

In questo caso i costi maggiori al metro quadro che potrebbero esserti comunicati dall’impresa sono dovuti principalmente a questo fattore.

I profili angolari (profili jolly) invece sono probabilmente esteticamente meno belli ma sicuramente più pratici. E sono adatti a tutti i tipi di piastrelle.

In questo caso la posa in opera non comporta costi maggiori, però il costo dei profili jolly verrà sostenuto a parte e dovrai comunicare al fornitore delle piastrelle quale tipologia di profilo ti serve e quanti metri lineari te ne occorrono (non metri quadri, metri lineari!).

Spessore della piastrella

Più è spessa la piastrella più è stabile, quindi la posa viene facilitata.

Però negli ultimi anni si sono diffuse piastrelle molto sottili, fino a mezzo centimetro (ci sarebbero anche quelle da 3mm ma stanno uscendo di produzione).

Queste piastrelle, dato il basso spessore, hanno la tendenza ad imbarcarsi leggermente verso il centro. Ciò comporta la necessità di porre maggiore attenzione nella posa in opera proprio per fare in modo che questa leggera gobba scompaia.

Da qui dei costi leggermente superiori che potrebbero esserti applicati se fai installare piastrelle di questo tipo.

Posa senza fuga

Altra tipologia di piastrelle sempre più diffusa sono quelle dette rettificate, che consentono la cosiddetta posa senza fuga.

In realtà non esiste la posa senza fuga, una fuga minima di 1,5-2mm deve essere sempre garantita per questioni di dilatazione dei materiali. Però se consideri che in passato si mettevano fughe che potevano tranquillamente superare il mezzo centimetro di spessore, capirai che l’effetto è notevolmente migliore (soprattutto se abbini il colore della fuga alla piastrella).

Però questa cosa ha un costo: infatti la posa senza fuga richiede un’ulteriore attenzione e manualità per far coincidere perfettamente gli spigoli delle piastrelle, cosa che non è assolutamente semplice.

IL COSTO DI POSA IN OPERA DEI PAVIMENTI IN LEGNO

Costo posa in opera pavimento in legno

Se finora abbiamo parlato di piastrellista, quando si parla di legno hai bisogno di un’altra figura specifica: il parquettista (in alcune regioni chiamato palquettista).

Il legno è un materiale particolare, molto più delicato delle piastrelle soprattutto nella fase di posa in opera. Ci sono molti elementi a cui porre attenzione nella posa in opera del parquet:

  • Il tasso di umidità del massetto
  • La perfetta planarità e pulizia del massetto
  • Gli ambienti devono essere chiusi (mai posare il parquet prima degli infissi!)
  • Il legno deve essere sufficientemente acclimatato
  • ….

Inoltre la metodologia di posa deve essere adatta non solo al sottofondo presente (il massetto) ma anche alla tipologia di legno scelto (massello, prefinito, laminato).

Ti rimando ancora all’articolo sul pavimento in legno per scoprire tutti questi aspetti della posa in opera del parquet. Qui però ora occupiamoci dei costi.

Nonostante quello che abbiamo scritto qui sopra non è detto che la posa in opera di un pavimento in legno ti costi di più della posa in opera di un pavimento in gres porcellanato.

Ristrutturazione

Ma anche in questo caso dobbiamo fare una distinzione che riguarda non tanto lo schema di posa che hai scelto (su quella incidono di più i costi di fornitura che di posa in opera), quanto la tipologia di materiale scelto e la tipologia di posa.

In particolare possiamo fare questa distinzione:

  • Pavimento in legno massello
  • Pavimento in legno prefinito
  • Pavimento in laminato

Le tipologie di posa praticate ormai sono solo due: incollato e flottante. La prima è obbligatoria per il massello e consigliata per il prefinito; la seconda è utilizzata praticamente sempre per il laminato e in alcuni casi per il prefinito (ma per questo tipo pavimento te la sconsiglio…).

Costo della posa in opera di pavimento in legno massello

Il pavimento in legno massello è formato da listelli (o tavole) ricavate da un unico blocco di legno: ogni tavola è un unico pezzo di legno.

Il costo di posa in opera di questa tipologia di pavimento è quello maggiore tra i tre perché il materiale arriva grezzo in cantiere e dopo la posa deve essere levigato e verniciato.

Le fasi di posa sono sostanzialmente quattro:

  • Preparazione del sottofondo
  • Incollaggio del pavimento secondo lo schema
    scelto
  • Levigatura del pavimento
  • Verniciatura protettiva (a vernice, olio o cera)

Costo complessivo della sola posa in opera? Tra i 40 e i 60 €/mq. Minimo.

Costo posa in opera di pavimento in legno prefinito

La differenza rispetto al precedente è che si tratta di liste o tavole formate da più strati di legno (due o tre a seconda dei formati) in cui i supporti (le parti inferiori) sono solitamente in betulla mentre l’ultimo strato, di pochi millimetri (da 4 a 6 mm), è in legno nobile nell’essenza che hai scelto. Ed è già finito con la finitura definitiva.

In sostanza dopo aver posato un pavimento prefinito non devi farci più nulla.

Le fasi di posa quindi si riducono a due:

  • Preparazione del sottofondo
  • Incollaggio del pavimento secondo lo schema
    scelto

Di conseguenza anche i costi di posa diminuiscono in modo sensibile. Solitamente sono compresi tra 18 e 30 €/mq.

Costo della posa in opera di un pavimento in laminato

Chiariamo subito un aspetto: il pavimento in laminato non è un pavimento in legno.

Le tavole di laminato sono composte da un sottostrato di fibra di legno e da uno strato di finitura di tipo plastico stampato con i motivi dell’essenza di legno scelta.

Gli effetti sono molto simili al legno vero, anche se la differenza è comunque evidente (non credere a chi ti dice il contrario…).

Il pregio principale di questo materiale è la sua leggerezza (motivo per cui è adatto alla posa “flottante” su vecchi pavimenti) mentre il suo principale difetto è che teme l’umidità, più del legno normale.

La posa flottante è sicuramente quella più rapida e si compone di due o tre fasi:

  • Eventuale preparazione del sottofondo
  • Stesa di pannello isolante sottile
  • Posa del laminato ad incastro

Niente colla per la posa flottante: le tavole vengono semplicemente appoggiate sul pannello isolante e incastrate tra di loro. Per questo motivo il costo si abbassa notevolmente, nonostante la necessità di inserire dei fogli isolanti che servono a separare il laminato dal pavimento sottostante (principalmente per evitare problemi legati all’umidità) e a livellare il sottofondo se ce ne fosse bisogno.

Il costo della posa in opera del laminato con questa tecnica è varia tra i 10 e i 15 €/mq.

QUANTO TI COSTA RIFARE IL PAVIMENTO DI CASA?

Abbiamo visto i reali costi di posa in opera (non quelli inventati che puoi trovare in rete), ti ho rimandato ad alcuni articoli per il costo di fornitura, cerchiamo ora di fare il punto della situazione vedendo alcuni esempi di costo complessivo di rifacimento del pavimento di casa

Rifare un pavimento con piastrelle di gres porcellanato, compreso di rimozione del pavimento esistente

  • Rimozione pavimento esistente e sottofondo con
    smaltimento dei materiali -> 10-15 €/mq
  • Rifacimento del massetto -> 20-25 €/mq
  • Fornitura del pavimento (fino 60x60cm) ->
    20-40 €/mq
  • Posa in opera del pavimento -> 25-35 €/mq

Totale: 75-115 €/mq

Questo per piastrelle di dimensioni standard, con piastrelle di maggiori dimensioni i costi aumentano come abbiamo già visto.

Ti sconsiglio, per questioni di sicurezza statica del tuo immobile, di sovrapporre pavimenti in ceramica o gres a pavimenti esistenti. Infatti tali piastrelle sono molto pesanti ed andresti ad aggiungere carichi importati su un solaio esistente senza sapere quanto effettivamente sia in grado di supportare tale solaio. Se decidi di farlo opta per piastrelle sottili (quelle da 5mm massimo) e fatti consigliare da un tecnico esperto.

Rifare un pavimento con legno massello

  • Rimozione pavimento esistente e sottofondo con smaltimento dei materiali -> 10-15 €/mq
  • Rifacimento del massetto -> 20-25 €/mq
  • Fornitura del pavimento -> 35-100 €/mq
  • Posa in opera del pavimento -> 40-60 €/mq

Totale: 105-200 €/mq

(NB: il costo massimo è indicativo, i legni possono costare anche molto di più!)

Rifare un pavimento con prefinito

  • Rimozione pavimento esistente e sottofondo con smaltimento dei materiali -> 10-15 €/mq
  • Rifacimento del massetto -> 20-25 €/mq
  • Fornitura del pavimento -> 40-110 €/mq
  • Posa in opera del pavimento -> 18-25 €/mq

Totale: 88 – 175 €/mq

(NB: sui costi massimi del pavimento vale la stessa riflessione fatta poco sopra, i legni possono costare anche molto di più!)

Rifare un pavimento con laminato

  • Fornitura del pavimento -> 15-50 €/mq
  • Posa in opera del pavimento -> 10-15 €/mq

Totale: 25-65 €/mq

In questo terzo caso ho considerato una posa flottante, che è l’unica corretta per il laminato, e sovrapposta al pavimento esistente, quindi non ci sono costi di demolizione e smaltimento. Se tu decidessi di rifare il pavimento smantellando il vecchio pavimento, rifacendo i massetti e poi ci mettessi sopra un laminato flottante cercherei di farti desistere…sarebbero soldi sprecati!

CAMBIARE IL PAVIMENTO…SOLO UNA QUESTIONE DI MATERIALI E POSA?

In questo articolo ti ho parlato dei costi per posare un nuovo pavimento.

E abbiamo anche avuto modo di capire che per dare un lavoro finito non si tratta solo di pensare ai costi per posare il pavimento e per fornire le piastrelle: ci sono altri costi da sostenere che possono essere obbligatori o meno a seconda della situazione del tuo pavimento esistente e del tipo di intervento che vuoi fare.

Fare un nuovo massetto non è una cosa banale, deve essere attentamente studiato in base al tipo di pavimento che verrà posato. E devi fare attenzione a chi ti rivolgi per ottenere indicazioni su come procedere.

Ad esempio poco tempo fa mi è capitato di rifare totalmente il massetto di un appartamento molto grande (oltre 150 mq) per far posare un parquet in legno.

In base a precise valutazioni avevo scelto un determinato tipo di massetto, diverso da quelli usati solitamente, perché era l’unico che rispondeva a tutte le caratteristiche che il luogo mi richiedeva.

Mi ricordo che una mattina arrivano gli operai dell’impresa per fare il massetto e mi dicono:

“Architetto perché stiamo facendo questo tipo di massetto? Io avrei fatto un massetto alleggerito di base e sopra ci avrei messo un massetto cementizio per posare il pavimento”

Aveva ragione: quella che mi aveva proposta sarebbe stata la soluzione ottimale. Avrei alleggerito i carichi sul pavimento e avrei ottenuto un isolamento maggiore dal piano sottostante (il massetto alleggerito è anche isolante).

Ma era totalmente sbagliata per il caso specifico.

Mancavano le condizioni tecniche per realizzare un intervento del genere: il massetto a due strati richiede spessori importanti (almeno 10 cm: 6 di alleggerito + 4 di cementizio) che io non avevo, e inoltre il massetto cementizio richiede sempre, da schede tecniche, l’introduzione di una rete elettrosaldata al suo interno per evitare lesioni.

Io mi trovavo nella situazione in cui, in alcuni punti, avevo circa 3 cm di spessore (e in altri arrivavo ad 8cm): non potevo certo usare la soluzione che mi prospettava l’impresa!

Prima di iniziare i lavori, in fase di progettazione, ho studiato le schede tecniche di vari prodotti per massetti e ho trovato quello perfetto per il mio caso: un massetto all’anidrite che andava bene per spessori da 3cm a 8,5cm. Senza la necessità di inserire rete elettrosaldata.

[Tra l’altro lo sai che spesso le imprese, nonostante sia prescritto dalle schede tecniche, non inseriscono la rete elettrosaldata nei massetti cementizi?]

Se il mio cliente si fosse fidato dell’impresa e non del suo tecnico avrebbe avuto un bel problema da risolvere!

Ma credi che sia tutto qui?

  • Tu sai se per sostituire un pavimento devi fare
    una pratica edilizia?
  • Sai se puoi usufruire delle detrazioni fiscali?
  • Sai come capire quale sia la soluzione adatta al
    tuo caso?

Questi sono problemi che devi porti sia che tu debba sostituire solo il pavimento, sia (anzi a maggior ragione) se la sostituzione del pavimento è solo una piccola parte di una ristrutturazione più ampia.

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