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Migliora la Tua Casa con il Bonus Infissi 2024: Requisiti, modalità di accesso e consigli utili

Il bonus infissi è una detrazione fiscale per la sostituzione degli infissi che ti permette di migliorare l'efficienza energetica della tua casa. Riduci le bollette e goditi un maggiore comfort abitativo. Scopri tutte le normative, i requisiti tecnici e i vantaggi economici per sfruttare al meglio questa opportunità.
Indice

Se stai pensando di migliorare l’efficienza energetica della tua casa, il bonus infissi è un’opportunità che non dovresti lasciarti sfuggire. Questa detrazione fiscale non solo ti aiuterà a ridurre i costi energetici, ma contribuirà anche a rendere la tua abitazione più confortevole e sostenibile. Nei prossimi paragrafi ti spiegherò in dettaglio tutto ciò che devi sapere per sfruttare al meglio il bonus infissi: dalle normative di riferimento ai requisiti tecnici, dai vantaggi economici all’iter da seguire per non commettere errori.

Cos’è il Bonus Infissi?

Il bonus infissi è una detrazione fiscale che mira a incentivare la sostituzione degli infissi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Questo bonus fa parte di una serie di agevolazioni fiscali che il governo italiano da anni ha messo in atto per promuovere interventi di riqualificazione energetica e ridurre le emissioni di CO2.

In realtà esistono due principali tipologie di bonus che puoi utilizzare per sostituire gli infissi: l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione.

Ecobonus e sostituzione degli infissi

L’ecobonus è una detrazione fiscale introdotta nella Legge Finanziaria 2007 (Legge 27 dicembre 2006, n. 296) volta ad incentivare genericamente l’efficientamento energetico degli edifici.

E’ composto da una serie abbastanza articolata di misure che incentivano interventi relativi a:

  • isolamento termico,
  • impianti di riscaldamento,
  • sistemi di building automation,
  • e appunto sostituzione degli infissi.

Il bonus infissi nello specifico prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per interventi di sostituzione degli infissi e dei relativi sistemi oscuranti. Il limite massimo di spesa è di 120.000 euro, pertanto il limite di detrazione è 60.000 euro, e la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Prima di entrare maggiormente nel dettaglio vediamo quale altra detrazione si può utilizzare per abbattere il costo degli infissi.

Bonus Ristrutturazione per gli infissi

Il bonus ristrutturazione, regolato dall’art. 16-bis del TUIR, è la detrazione fiscale principe quando si ristruttura casa.

Infatti prevede la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione (nello specifico quelli rientranti nella “manutenzione straordinaria”, se non sai quali sono vai a leggere questo articolo) fino ad una spesa massima di 96.000€, e di conseguenza una detrazione pari a 48.000€.

Questo bonus consente di detrarre anche le spese per gli interventi di efficientamento energetico, purché il risparmio energetico sia dimostrabile (cfr. comma h, art. 16-bis TUIR). Siccome gli infissi portano ad un risparmio energetico misurabile, all’interno del bonus ristrutturazione rientrano anche le spese per l’acquisto e installazione di infissi.

Ristrutturazione
Transitorietà delle detrazioni e del bonus infissi  

Apro questa parentesi perché c’è un aspetto importante da evidenziare: il bonus infissi, come tutte le detrazioni, sono misure transitorie e non stabili. Almeno nella misura in cui ne stiamo parlando in questo articolo.
In particolare:

– il bonus infissi rientrante all’interno dell’ecobonus cesserà di esistere dal 1 gennaio 2025, a meno che la nuova legge di bilancio non lo proroghi o non lo riformuli.
– Il bonus ristrutturazioni invece, sempre dal 1 gennaio 2025, si ridurrà ad una percentuale di detrazione pari al 36%, calcolato su una spesa massima di 48.000€. E dal 1 gennaio 2028 la percentuale di detrazione si ridurrà ulteriormente fino al 30%.

Negli ultimi anni le leggi finanziarie hanno prorogato queste detrazioni, quindi potrebbe avvenire lo stesso anche quest’anno, soprattutto in considerazione della direttiva case green.

D’altro canto il governo attualmente in carica ha fatto capire chiaramente di voler disincentivare la politica delle detrazioni fiscali. Avremo risposte certe solo con l’avvicinarsi della fine dell’anno.

Requisiti per sfruttare il bonus infissi

Scegliere di sfruttare il bonus infissi tramite l’ecobonus o tramite il bonus ristrutturazioni è una scelta che devi fare di concerto con il tuo tecnico e il tuo commercialista, nell’ottica di massimizzare i benefici fiscali. Soprattutto quando stai affrontando una ristrutturazione completa, la corretta pianificazione delle detrazioni è di fondamentale importanza.

Ma al netto di questi aspetti, i requisiti tecnici, quelli economici e la documentazione necessaria non variano in modo significativo tra una e l’altra detrazione.

Requisiti Tecnici ed Energetici

bonus infissi

Se vuoi sfruttare il bonus infissi attraverso l’ecobonus, un requisito essenziale è che l’immobile in cui sostituisci gli infissi abbia un impianto di riscaldamento preesistente.

Per quanto riguarda le abitazioni dovrebbe essere una condizione normale, ma soprattutto nel sud Italia non è raro trovare immobili costruiti fino agli anni ’80 del secolo scorso senza impianto di riscaldamento. In questo caso niente ecobonus.

Venendo ai requisiti tecnici degli infissi, sono due quelli da rispettare per sfruttare il bonus infissi:

  • la Trasmittanza Termica
  • la Marcatura CE.

 Trasmittanza termica degli infissi

La trasmittanza termica è un valore fisico che indica la capacità di isolare dell’infisso. A valori più bassi corrispondono prestazioni maggiori.

Il decreto requisiti tecnici del 2020 ha definito quali sono i valori limite per ognuna delle sei zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia:

  • Zona climatica A ≤ 2,60 W/m2 *K
  • Zona climatica B ≤ 2,60 W/m2 *K
  • Zona climatica C ≤ 1,75 W/m2 *K
  • Zona climatica D ≤ 1,67 W/m2 *K
  • Zona climatica E ≤ 1,30 W/m2 *K
  • Zona climatica F ≤ 1,00 W/m2 *K

La maggior parte del territorio italiano si trova la zona E (pianura padana) e la zona D.

Per darti un riferimento, tieni presente che una vecchia finestra con singolo vetro ha trasmittanza pari a 6,0 W/m2 *K, e una con un vetrocamera realizzato tra gli anni ’80 e ’90 ha trasmittanza pari a 3,0 W/m2 *K.

Marcatura CE

L’altra caratteristica che devono rispettare gli infissi è avere la marcatura CE, della comunità europea. La presenza di questa marcatura significa che gli infissi sono idonei per essere commercializzati in Europa e rispondono alle restrittive normative della nostra comunità, comprese quelle in merito alla qualità e all’impronta ecologica.

Costo degli infissi

Gli infissi sono uno degli elementi della casa più costosi. Ma in commercio è possibile trovarne di relativamente economici e di molto costosi, a seconda della tipologia di materiali usati per costruirli, della qualità della fabbricazione e degli accessori con cui sono equipaggiati.

Il bonus infissi ha definito due massimali di costo per portare in detrazione gli infissi:

  • Un massimale di spesa totale per la sostituzione degli infissi, pari a 120.000€,
  • Un massimale di costo unitario per la fornitura degli infissi, calcolato in €/mq.

Quest ultimo è suddiviso in due casistiche legate alle zone climatiche. Troviamo tali valori all’interno dell’Allegato A del già citato decreto requisiti tecnici:

Zone climatiche A, B e C

  • Serramento 550,00 €/m2
  • Serramento + chiusura oscurante (persiana, tapparelle, scuro) 650,00 €/m2

Zone climatiche D, E ed F

  • Serramento 650,00 €/m2
  • Serramento + chiusura oscurante (persiana, tapparelle, scuro) 750,00 €/m2

Attenzione che questo prezzo riguarda la sola fornitura dell’infisso. Tutte le spese riguardanti la manodopera per la rimozione e lo smaltimento dei vecchi infissi, il montaggio di quelli nuovi, le eventuali finiture necessarie per le finiture, le spese tecniche e l’iva, vanno conteggiate a parte.

Quindi per un infisso di 1,5mx2,5m (3,75m2) installato a Milano (zona climatica E), la spesa di fornitura ammissibile è pari a 2.437,5€. Se vengono sostituiti anche i sistemi oscuranti (tapparelle ad esempio), è pari a 2.812,5€ (compresa la fornitura della tapparella).

So che è un po’ complesso, per questo è importante farsi affiancare da consulenti esperti.  

Documentazione Necessaria

I documenti che devono essere acquisiti e conservati per usufruire del bonus infissi, da esibire in caso di controlli, sono:

  • Fatture e Bonifici Parlanti: Tutti i pagamenti devono essere documentati con fatture e bonifici parlanti (cioè pagati con uno specifico modello per le detrazioni fiscali), che specificano chiaramente la causale del pagamento;
  • Certificazioni e documentazione tecnica: È necessario conservare le dichiarazioni di conformità dei prodotti e le schede tecniche.
  • Comunicazione all’ENEA: deve essere conservata copia della Comunicazione obbligatoria da inviare all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, compresa tutta la documentazione allegata (si tratta di asseverazioni che deve fare il serramentista o il tuo tecnico progettista)

Naturalmente se la sostituzione degli infissi avviene all’interno di un più ampio intervento di ristrutturazione dell’immobile, è fondamentale conservare anche tutta la pratica edilizia (fai attenzione alla Notifica Preliminare se necessaria!).

I sistemi oscuranti rientrano nel bonus infissi?

I sistemi oscuranti sono le tapparelle e gli scuretti. E possono rientrare nel bonus infissi. Possiamo individuare due casi principali:

  • Sostituzione dei sistemi oscuranti in concomitanza con la sostituzione degli infissi;
  • Sostituzione dei sistemi oscuranti indipendente dalla sostituzione degli infissi.

Nel primo caso valgono tutte le considerazioni che abbiamo già fatto per il bonus infissi. Quindi non ci ripetiamo.

Nel secondo caso invece è possibile sfruttare una specifica misura dell’ecobonus dedicata proprio alla sostituzione dei sistemi oscuranti.

Questa misura consente di detrarre al 50%, su un limite di spesa massimo pari a 120.000€, per la sostituzione e l’installazione di sistemi oscuranti a servizio delle aperture vetrate (delle finestre in sostanza). Però con alcune specifiche limitazioni:

  • deve garantire una resistenza termica supplementare rispetto alla precedente installazione, compreso tra 0,08 e 0,455 m2K/w.
  • deve garantire un fattore solare (g) pari a 0,35.

Il fattore solare indica quanta radiazione solare è in grado di passare attraverso il sistema oscurante. I sistemi oscuranti devono avere un fattore solare che contribuisca a ridurre il carico termico estivo e migliorare l’isolamento invernale.

Va da sè che in caso di tapparelle e scuretti, tale fattore sia sempre verificato perché pari a 1 (quando sono totalmente chiusi non passa luce). La norma ha inserito questa specificazione perché nel bonus per i sistemi oscuranti sono contemplate anche le tende, le pergotende e volendo le zanzariere.

Come si fruisce del bonus infissi?

Abbiamo chiarito che il bonus infissi è una detrazione fiscale e non un incentivo diretto. Pertanto se ne usufruisce portandolo in detrazione dalle proprie tasse. In particolare la detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali.

Il motivo di un periodo così lungo di detrazione è legato al principio di capienza fiscale, valido per tutte le detrazioni fiscali legate alla ristrutturazione e non solo per il bonus infissi.

La quantità di tasse da pagare annualmente determina la capienza fiscale. È possibile detrarre dalle tasse somme fino alla propria capienza fiscale. Le somme eccedenti sono perse e non recuperabili (non costituiscono credito fiscale).

Così se le tasse da pagare sono 10.000€ e la detrazione fiscale è pari a 11.000€, i mille euro eccedenti non possono essere detratti.

Ristrutturazione

Avere una rateizzazione più lunga favorisce chi ha poche tasse da pagare e quindi rischierebbe di superare la propria capienza.

Il principio di capienza fiscale vale sia per i redditi da impresa/professione che per i redditi da stipendio. Nel primo caso, siccome le tasse sono versate direttamente dal lavoratore, le relative somme vengono detratte direttamente dai redditi dichiarati, diminuendo il carico fiscale. Nel secondo caso, essendo le tasse versate a monte dal datore di lavoro, è necessario chiedere il rimborso delle relative somme.

Conclusioni

Il bonus infissi è una grande opportunità che lo stato Italiano ti mette a disposizione per migliorare l’efficienza energetica, ridurre le bollette e contribuire alla sostenibilità ambientale.

Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti siamo però di fronte ad un sistema abbastanza articolato che richiede una buona preparazione e la presenza di un supporto qualificato.

Quindi, per massimizzare i benefici del bonus infissi, devi:

  • affidarti a professionisti tecnici esperti (spesso i serramentisti riescono ad esserti di aiuto, ma alle volte non hanno la necessaria esperienza)
  • dotarti di un consulente fiscale per compilare la dichiarazione dei redditi e presentare la documentazione necessaria (il commercialista)
  • richiedi sempre preventivi dettagliati e confronta diverse offerte per assicurarti di ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo.
  • quando richiedi i preventivi, comunica subito se vuoi sfruttare le detrazioni fiscali e assicurati che gli infissi e i sistemi oscuranti rispettino tutti i requisiti tecnici ed energetici richiesti per il bonus infissi.
  • controlla i valori di trasmittanza termica e la presenza della marcatura CE.

Gli infissi sono un mondo vasto, fatto di tante tecnologie e materiali. Hai bisogno di un minimo di preparazione per affrontarlo al meglio. Puoi iniziare dalla mia serie di articoli sulla sostituzione degli infissi.

Infine conserva tutte le fatture, i bonifici parlanti e le certificazioni. Una documentazione completa e ordinata è essenziale per evitare problemi in caso di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

3 Responses

  1. la certificazione degli infissi e la comunicazione all’ENEA sono indispensabili anche se si sceglie di usufruire del “Bonus Ristrutturazione per gli infissi”?

    1. Se si sceglie di detrarre gli infissi con il bonus ristrutturazione è comunque richiesto di presentare la comunicazione Enea (sul sito c’è una sezione specifica). L’agenzia delle entrate ha comunque chiarito che non farlo non determina la perdita della detrazione (in questo caso…nel caso di ecobonus invece l’assenza della comunicazione enea determina perdita della detrazione).

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