Non mi stancherò mai di ripeterti come la ristrutturazione di casa tua non è un semplice fatto estetico. Quando decidi di ristrutturare devi prestare massima attenzione anche a mettere in atto tutti quegli interventi che ti possono garantire la riqualificazione energetica della casa. È per questo che oggi ti parlerò dell’isolamento dell’intercapedine.
Ma facciamo un passo indietro.
In una ristrutturazione uno degli obiettivi che ti poni sicuramente è quello di raggiungere un elevato benessere abitativo e lo puoi fare lavorando su tre aspetti:
- l’estetica
- l’ottimizzazione dei costi di gestione energetica
- il raggiungimento di livelli di comfort termico tali da consentire il benessere interno
Il fattore energetico è quindi estremamente importante, forse anche più di quello estetico. Però non devi vederlo solo come una soddisfazione di necessità attuali (benessere interno) o di un futuro prossimo (abbattimento bollette), ma devi provare a vederlo anche con un occhio ad un eventuale futuro remoto: infatti in caso di vendita futura una casa efficiente costituisce un surplus (economico!) di non poco conto.
Cerchiamo quindi di capire quali sono i principi su cui ti devi basare e come l’isolamento dell’intercapedine può aiutarti (anzi può essere fondamentale) per raggiungere questi obiettivi.
QUALI INTERVENTI SI POSSONO EFFETTUARE PER CONSEGUIRE UN MIGLIORAMENTO ENERGETICO?

Lo so che i termini “riqualificazione energetica” sono abusati e sono spesso accompagnati da un grosso punto interrogativo da parte di chi poi si trova materialmente a ristrutturare una casa.
“Cosa devo fare per riqualificare energeticamente casa mia? E poi cosa significa riqualificazione energetica?”
Sono queste le domande che ronzano in testa alle persone che ristrutturano e la risposta che si danno spesso è quella sbagliata: infatti erroneamente si crede che il problema risieda tutto negli impianti.
“Pago una bolletta di riscaldamento salatissima…quindi cambio l’impianto con uno che funziona meglio e sicuramente risparmierò!”
Errore! Se la tua bolletta del metano è carissima e cambi solo l’impianto di riscaldamento, anche con uno di ultima generazione che ti hanno garantito essere ultra efficiente (ad esempio un riscaldamento a pavimento), potresti ritrovarti a risparmiare solo le briciole…tanti soldi spesi e le bollette sono come prima.
Quello che la maggior parte delle persone ignora è che spesso i problemi delle bollette alte sono causati in gran parte dall’involucro di casa loro: le pareti esterne e gli infissi.
In sostanza è come provare a gonfiare una mongolfiera bucata…non importa quanto è efficiente il bruciatore che usi: l’aria calda se ne uscirà inesorabilmente dai buchi del pallone e tu sarai costretto a rimanere a terra.
Le case costruite fino agli anni ’90 sono degli enormi colabrodi: isolamenti inesistenti e infissi ridicoli fanno in modo che sia necessaria una quantità enorme di energia per tenerle calde in inverno e fresche in estate.
In un periodo in cui si produceva abbondantemente energia a basso costo e non si era consapevoli degli effetti sull’ambiente del riscaldamento globale poteva andare bene…ma al giorno d’oggi proprio no.
La cosa più intelligente che potresti fare per capire come mai le bollette di casa tua sono così alte è quella di chiamare un tecnico specializzato e fargli fare una diagnosi energetica: sarà in grado velocemente di individuare i buchi della tua casa da cui esce tutta l’energia che produci e di suggerirti gli interventi più adatti.
Però credo di essere facile profeta (perchè l’ho visto tantissime volte) quando dico che un intervento che ti proporrà sicuramente è quello di isolare le pareti perimetrali (quelle che ti separano dall’esterno).
In questo ambito non sono poche le soluzioni tecniche adottabili e le possibilità offerte dal mercato, però all’atto pratico si riducono a due possibilità reali che puoi prendere in considerazione:
- Il cappotto
- L’insufflaggio
Del cappotto termico avrai sicuramente già sentito parlare tante volte, ormai è la soluzione maggiormente adottata per isolare gli edifici esistenti: si fissa un isolante sulla parete esterna, si stucca e si pittura (o si riveste). Nessuna scocciatura (o quasi) e risultato garantito.
Però il cappotto non è sempre la soluzione
migliore ma soprattutto non è sempre una soluzione adottabile. Anzi in molti casi non è una soluzione adottabile.
Mi riferisco soprattutto a tutti quegli appartamenti che si trovano nei condomini: in questi casi il cappotto è realizzabile esclusivamente se l’intervento viene realizzato in tutto il condominio.
Ora diciamoci la verità: alla maggior parte delle persone ancora non gliene frega nulla di risparmiare sulla bolletta e stare bene in casa, anche perchè il concetto non lo capiscono. Semplicemente non vogliono (o non possono) avere spese aggiuntive e un isolamento a cappotto è una bella spesa da sostenere.
Ma tu che invece vuoi abbattere le bollette e raggiungere finalmente un alto livello di benessere che devi fare? Puoi mai sottostare alle bizze degli altri condòmini?
Quindi hai due possibili strade da percorrere:
- Iniziare una battaglia infinita fatta di riunioni condominiali stile braveheart per riuscire (forse) ad ottenere l’approvazione dell’assemblea dopo un paio di anni, più un altro paio di anni per dare l’incarico ad un tecnico ed approvare il progetto più un altro paio di anni per affidare i lavori ad un’impresa più un altro paio di anni per vederli realizzati…nel frattempo ti sei venduto la casa!
- Trovare soluzioni alternative
È in questa seconda ipotesi che ti viene in aiuto la tecnica dell’insufflaggio.
L’ISOLAMENTO DELL’INTERCAPEDINE TRAMITE INSUFFLAGGIO

Ma cos’è precisamente l’insufflaggio?
È una tecnica che permette di isolare le pareti esterne attraverso delle schiume isolanti che vengono iniettate nelle intercapedini.
Devi sapere che la maggior parte dell’edilizia residenziale realizzata tra gli anni ’70 e ’90 prevedeva che le pareti esterne fossero formate con due file di laterizi separati da una camera d’aria di alcuni centimetri di spessore.
Si riteneva erroneamente che tale camera d’aria potesse fare da isolante. In realtà l’effetto ottenuto era esattamente l’opposto: infatti se pochi centimetri d’aria possono effettivamente isolare (ma comunque in modo limitato rispetto alle esigenze di un appartamento) già con spessori di 5-6cm d’aria il risultato è quello che si vengono a creare delle vere e proprie correnti d’aria all’interno dell’intercapedine, annullando così l’effetto isolante ma anzi contribuendo a ridurre ulteriormente la temperatura interna in inverno e ad aumentarla in estate.
E spesso le camere d’aria erano molto più larghe di 5cm, non è raro trovarne addirittura da 20cm!
Questa cosa coporta che, in assenza di un adeguato isolamento termico delle pareti con intercapedini, per poter mantenere una temperatura interna accettabile siamo costretti a fare largo ricorso ai sistemi di riscaldamento e condizionamento, con dispendio di energia che va a far costare la tua bolletta “un botto”.
Quindi l’insufflaggio è sicuramente un ottimo sistema per risolvere il problema dell’isolamento e dei consumi senza dover sperare in un intervento del condominio.
COME SI REALIZZA L’ISOLAMENTO DELL’INTERCAPEDINE DI UN’ABITAZIONE?

Il metodo dell’insufflaggio è di veloce attuazione, sicuro, ed economico. Tramite questo procedimento si inseriscono delle schiume isolanti ad alta efficienza termica nelle intercapedini, con l’obiettivo di riempire tutti gli spazi vuoti presenti al loro interno.
Se ti stai chiedendo come realizzare correttamente l’insufflaggio, nel timore che sia un intervento molto invasivo ti posso dare buone notizie: non si tratta assolutamente di un procedimento particolarmente complesso, non è molto invasivo e non richiede un impiego importante di uomini e mezzi, in quanto viene utilizzata semplicemente una macchina insufflatrice (una sorta di pompa) provvista di tubazione.
Ma deve assolutamente essere portato a termine da esperti del settore! Non pensare di potertelo fare da solo perchè sebbene sia semplice come concetto non è facile da relalizzare correttamente…
Il procedimento è questo:
- Come prima cosa devi liberare le pareti che dovranno subire l’operazione dai mobili;
- Un tubo di insufflaggio viene portato all’interno di casa tua da due operai specializzati fino alla stanza che deve essere coibentata, mentre tutto il resto dell’apparecchiatura rimane all’esterno.
- La parete interessata viene forata in più punti, fino ad ottenere un reticolo di fori equidistanti tra di loro;
- In seguito si inserisce la schiuma isolante all’interno dell’intercapedine fino al riempimento totale di ogni spazio vuoto (non devi preoccuparti di eventuali “camere d’aria”, perché queste schiume arrivano fino agli angoli più lontani, e soprattutto senza intaccare in alcun modo le tubature o altre zone sensibili all’interno della muratura).
- Una volta terminata l’operazione di insufflaggio si realizza la chiusura dei fori, rimettendo tutto in ordine.
Nel giro di una singola giornata lavorativa avrai il lavoro portato a termine in modo corretto in tutta la stanza, così non sarai costretto a lasciare casa tua.
E in pochi giorni sarà possibile completare tutta la casa.
ISOLAMENTO DELL’INTERCAPEDINE: È UN SISTEMA CHE PRENDERAI IN CONSIDERAZIONE?

Come hai potuto leggere l’isolamento dell’intercapedine è una pratica davvero conveniente in tutti quei casi in cui, non potendo variare l’estetica dell’edificio, vuoi comunque ottenere un ottimo sistema di isolamento.
Le schiume isolanti forniscono prestazioni pari, se non migliori, dei pannelli isolanti. Questo intervento abbinato alla sostituzione degli infissi con altri altamente performanti ti consente di ridurre al minimo le dispersioni termiche all’interno della casa.
Grazie solo a questi interventi puoi arrivare ad abbattere i consumi energetici del tuo appartamento anche fino al 70%.
La convenienza, oltre che dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo (mediamente le spese vengono ammortizzare totalmente nel giro di 4 anni grazie al solo risparmio in bolletta), si può avere anche dal punto di vista fiscale: infatti questi interventi rientrano tra quelli che possono usufruire delle detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico (pari al 65% della spesa totale sugli interventi di coibentazione termica).
Ti saluto riassumendoti i principali benefici di un isolamento eseguito con la tecnica dell’insufflaggio:
- Miglioramento del benessere abitativo
- Abbattimento del costo delle bollette
- Accesso alle detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico
- Maggior valore dell’abitazione in caso di compravendita
Credi che sarà una tecnica di isolamento che prenderai in considerazione per la tua casa?