Negli ultimi anni la “ristrutturazione chiavi in mano” sta avendo una notevole fortuna. Se anche tu sei in procinto di ristrutturare sicuramente è un’opzione che stai prendendo in considerazione (e probabilmente è la principale opzione).
Ma cosa si nasconde dietro alle ristrutturazioni chiavi in mano? In questo articolo ti racconto una ristrutturazione che ho potuto seguire personalmente da “infiltrato”.
Nel blog abbiamo già affrontato la questione ristrutturazione chiavi in mano in vari articoli che sono stati pubblicati. Il più completo è sicuramente questo: “ristrutturazioni chiavi in mano: devi fidarti?”, ma spulciando nel sito potrai trovarne altri in cui te ne parlo.
Tra l’altro questo tipo di formula, da fenomeno relegato al passaparola in ambito locale, è ormai stato sdoganato grazie ad alcune pubblicità che passano sui principali network televisivi e radiofonici nazionali, con sponsor abbastanza noti.
Oggi però non voglio raccontarti per l’ennesima volta tutta la pappardella su pro e contro delle ristrutturazioni chiavi in mano, oggi voglio raccontarti una storia che ritengo molto utile per capire bene come funzionano le cose in queste situazioni.
LA GRANDE PROMESSA DELLA “RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO”
Partiamo da spiegare cosa è una ristrutturazione chiavi in mano e da cosa si differenzia dal modo classico di ristrutturare.
La ristrutturazione come si è fatta per decenni e come si continua a fare in molti casi (chiamiamola classica) prevede che tu trovi un tecnico che ti prepari il progetto e tutte le pratiche edilizie; che tu vada a scegliere le finiture in vari negozi facendoti fare più preventivi; che tu trovi un’impresa a cui affidare i lavori; che tu trovi qualche subappaltatore per opere particolari; che tu (o preferibilmente il tuo tecnico) diriga i lavori; che venga tenuta una contabilità costante e aggiornata; che ci siano confronti continui con impresa e tecnico durante i lavori per risolvere i problemi…insomma: è molto impegnativo. E magari potresti non avere bene idea di come affrontare un processo all’aparenza così complesso.
Nella ristrutturazione chiavi in mano invece la promessa che ti viene fatta è di quelle grandi: tutte le scocciature se le prende l’impresa, mentre tu pensi solo a goderti la tua nuova casa ristrutturata.
Per essere più chiari: il progettista te lo fornisce l’impresa; le finiture le scegli tra quelle che ti mette a disposizione l’impresa; la direzione dei lavori se la vede l’impresa così come la risoluzione di tutti i problemi…il tutto ad un costo certo pattuito contrattualmente prima di iniziare i lavori.
Detta così la formula “ristrutturazione chiavi in mano” sembra decisamente la soluzione migliore…ma è tutto oro quello che luccica?
IL TECNICO E’ REALMENTE “IN REGALO”?
Uno degli slogan più diffusi per pubblicizzare le offerte di ristrutturazione chiavi in mano è “….e il tecnico te lo regaliamo noi!”. Non è affatto così.
Quando un’impresa nel pacchetto completo della ristrutturazione chiavi in mano ti offre progettazione/pratiche edilizie/direzione lavori devi sapere che il tecnico che le farà non è mai (o quasi) un dipendente dell’impresa ma un progettista esterno che viene pagato dall’impresa esattamente come faresti tu.
Certo, grazie al pacchetto chiavi in mano ti eviti qualche scocciatura (trovarti il tecnico, stipulare un contratto con lui e pagarlo direttamente), ma il problema del tecnico compreso nel pacchetto chiavi in mano sai qual’è? Lui, sebbene preparerà le pratiche per te (la pratica edilizia devi comunque firmarla tu in quanto proprietario dell’immobile), avrà come committente l’impresa (cioè chi sgancia il denaro)…e quindi indovina quali interessi saranno tutelati?
Chiaramente, anche se ti viene detto che “il tecnico è in regalo”, tu lo pagherai lo stesso, solo che il suo costo viene nascosto in altre voci. In sostanza stai pagando un progettista per fare gli interessi dell’impresa.
Intendiamoci: se finisci nelle mani di un’impresa seria, anche con la formula chiavi in mano, sei in una botte di ferro…ma in caso contrario sono guai. E purtroppo, per vari motivi alle volte slegati da colpe delle imprese stesse, le imprese che lavorano bene in questo modo sono poche…
UN CANTIERE REALE DI UNA RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO
Io ho lavorato per alcuni anni come tecnico di fiducia di un’impresa che offre questo tipo di servizio. Però ti voglio raccontare cosa è successo, ormai qualche tempo fa, nel cantiere di un collega (un amico). Naturalmente parliamo di una ristrutturazione chiavi in mano, in cui il mio collega faceva il tecnico compreso nel pacchetto (quello in regalo).
L’impresa con cui si è ritrovato a collaborare si è rivelata essere di quelle poco serie.
Una coppia in attesa di un bambino ha avuto la necessità di cambiare casa per passare da un monolocale a qualcosa di più spazioso. Il nuovo appartamento che hanno acquistato doveva essere ristrutturato.
Conoscono un’impresa di un amico del padre e si rivolgono direttamente a loro. Questa impresa gli offre la formula “ristrutturazione chiavi in mano” e gli fa un’offerta chiusa tutto compreso. Il prezzo che mi è stato detto, devo essere sincero, non mi è parso molto amichevole…però non è questo il problema.
Una delle richieste tassative della coppia è stata finire i lavori in quattro mesi. Il bambino stava per nascere (mancavano 5 mesi) e i lavori dovevano essere finiti almeno un mese prima per riuscire a traslocare e non stressare la mamma nelle ultime settimane di gravidanza.
Ecco il racconto del mio collega architetto:
“Alessandro non puoi immaginare che volpe il titolare dell’impresa! Ha contrattato tutto lui direttamente coi clienti, io non li ho visti neanche una volta, ho dovuto fare la progettazione rubando informazioni qua e là…
la cosa incredibile è il contratto che è riuscito a far sottoscrivere a queste persone: non ha messo né una durata dei lavori e tantomeno una penale per un eventuale ritardo nella consegna, pur sapendo delle richieste dei committenti.
Non ti nego che per un bel po’i lavori sono andati avanti bene…ogni volta che andavo in cantiere era tutto in regola e ero convinto che in quattro mesi ce l’avrebbero fatta.
Tutto fino a quando l’imprenditore non ha trovato un altro cantiere da aprire: è lì che sono iniziati i problemi! Gli operai hanno cominciato ad andare a singhiozzo e addirittura ad un certo punto, per quasi un mese, non si è fatto vivo nessuno!
Sapevo del fretta della coppia e ho chiesto all’impresario come mai non stesse rispettando gli impegni che aveva preso (a voce) con loro. Mi ha sempre detto che non dovevo preoccuparmi e che ce l’avrebbe fatta.
A meno di un mese dal parto i lavori non erano ancora finiti…ho provato a minacciarlo in tutti i modi…ma a me chi mi paga è lui, quindi ha il coltello dalla parte del manico.“
I lavori sono stati terminati abbondantemente oltre il parto ma il mio collega mi ha detto che il risultato non è stato molto entusiasmante: molte finiture sono state fatte male e la casa sembra un’accozzaglia di stili a casaccio.
Non potendo lui avere un rapporto diretto coi committenti non è stato possibile guidarli nella scelta di materiali e finiture e non ha nemmeno potuto pretendere che l’impresa rifacesse le cose eseguite male perchè era sempre sotto la minaccia di non essere pagato.
PERCHE’ DEVI (ANCORA) DIFFIDARE DELLE RISTRUTTURAZIONI CHIAVI IN MANO
Ti ho raccontato la storia di un cantiere non mio perchè ho voluto farti capire che quando ti parlo dei problemi legati alle ristrutturazioni chiavi in mano non si tratta di pessime esperienze che sono capitate solo a me (vai a vedere la mia storia nella pagina chi sono), ma che è un problema diffuso (ps: se hai voglia vai sul sito trustpilot.com e cerca le recensioni di chi si pubblicizza in TV con questa formula).
Il mercato edilizio italiano non è assolutamente pronto per questo tipo di approccio alla ristrutturazione (a differenza quello americano ad esempio): sistemi costruttivi impiegati, complessità del territorio e della normativa, fragilità intrinseca degli edifici, mercato saturo e non particolarmente “istruito”, non consentono alle imprese di garantire ristrutturazioni chiavi in mano di qualità e contemporaneamente di essere competitive.
Il mio consiglio è di evitare di affidarti a chi ti offre ristrutturazioni chiavi in mano, anche se sponsorizzati da personaggi particolarmente conosciuti.
Se comunque è tua intenzione perseguire la strada della ristrutturazione chiavi in mano, ecco alcune regole da seguire:
- Verifica chi è l’impresa. Cerca referenze e fatti consegnare tutta la documentazione necessaria per fare la verifica tecnica come prescritto dalla legge (è una verifica che devi fare a carico tuo).
- Chiedi se ci saranno subappaltatori e chi sono. E su di loro fai le stesse verifiche di cui sopra.
- Chiedi chi è il progettista e pretendi di avere un rapporto stretto e diretto con lui. Dovrà essere lui il tuo riferimento e riservati tutto il tempo necessario per la progettazione
- Chiedi da subito che materiali verranno usati nella ristrutturazione. Marche e modelli che ti vengono messi a disposizione, con i costi delle varie opzioni. Poi fai una ricerca in rete per capire cosa ti propongono.
- Pretendi un contratto chiuso a corpo. I contratti possono essere a corpo o a misura, a corpo significa ad importo fisso. Nel caso di ristrutturazione chiavi in mano l’impresa deve prendersi tutte le responsabilità e il contratto a corpo è il modo migliore per farlo.